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Come e perché raccontare la storia al tempo della guerra in Europa


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Perché raccontare la storia oggi?

Almeno per due ragioni molto pratiche.

La prima per trovare un intreccio e un filo tra storie dal basso, storie collettive e storia pubblica. La seconda per il fine, anche utilitaristico, che quel racconto di storia si pone.

Proviamo a dirlo più esplicitamente: costruire storia dal basso implica prestare attenzione a quei soggetti che spesso la storia l’hanno fatta, ma poi se la sono sentita raccontare da altri, o comunque hanno avuto la sensazione che fare storia non fosse di loro competenza: in breve, quelli che spesso sono raffigurati come «spettatori di storia».

Contro le visioni auto-riferite, esclusiviste, discriminanti e spesso fondate su rimozioni e storture, proponiamo di riflettere sui limiti e le potenzialità di un’idea di storia come terreno di partecipazione collettiva, di incontro e negoziazione delle molteplici posizioni che compongono la società e che devono animare la cittadinanza.

Per questo occorre recuperare le voci dal basso, dare spazio a esperienze che illustrano percorsi diversi, che nascono da diverse tensioni e che propongono patti di cittadinanza distinti. Ma è importante non sacralizzarle assumendole come “controstoria”, ma come parti di una storia «grande» con cui anch’esse devono fare i conti. Perché le loro ragioni, comunque, non sono la ragione assoluta.

La sfida del racconto di storia e della costruzione di calendario civile, nella sua essenzialità, non riguarda quale data si ricorda o quale evento si sceglie come rappresentativo, ma il fine per cui si individua una data o un evento e la funzione che quel tassello ha nella costruzione del mosaico della identità europea. Il calendario civile europeo in breve non è solo ciò che si ricorda o che si vuole ricordare, ma deve ambire a rappresentare tutto l’insieme di passaggi storici che attraversano questo mosaico identitario come linee di frattura e che rendono complesso e problematico qualsiasi discorso omogenizzante su idea di Europa e identità europea; che non tenga conto, cioè, della varietà di manifestazioni che questa ha assunto nel corso della storia e che ancora può assumere in maniera cangiante.

Tema che allude anche a una condizione in cui ci troviamo calati – non eccezionalmente rispetto al passato – giacché è compito di ogni generazione ripensare il passato che eredita e dare senso e aggiornamento al presente in cui vive e, ancor più, al futuro per il quale si impegna a «fare».

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