La complessa situazione della pandemia ci impone di convivere con un non-sapere strutturale, tratto inaggirabile di un’epoca che non risponde più al profilo, più rassicurante, della Modernità.
Questo “sfortunato incidente imprevedibile”, che ci ha definitivamente trasferito nell’universo della virtualità, permette però la riscoperta di vecchi e nuovi legami, con gli altri ma in primo luogo con noi stessi. Le applicazioni digitali, la rinnovata (in)visibilità dei corpi, l’influenza delle macchine algoritmiche e i recenti confini danno a vedere i nostri limiti ma insieme ci immettono in una nuova dimensione che apre anche a possibilità inaspettate.
Il Collettivo Malgré Tout (“Malgrado tutto”) propone questo breve manifesto composto da cinque punti, cinque spunti di riflessione e presupposti pratici da condividere. Un contributo utile per pensare e agire all’interno dell’età dell’isolamento e dell’oscurità.
Conosci gli autori
Il Collectif Malgré Tout è composto da membri provenienti da nazionalità, pratiche e orizzonti culturali diversi, uniti dal desiderio profondo di articolare il pensiero complesso con l’azione. Nato nella metà degli anni ’80 da un gruppo di militanti guevaristi schierati contro la dittatura argentina, discute costantemente intorno alla complessità dell’epoca in cui viviamo e agli ostacoli che impediscono l’azione.
Fanno parte del Collectif Malgré Tout France: Miguel Benasayag, Bastien Cany, Angélique Del Rey, Teodoro Cohen, Maeva Musso, Maud Rivière. Fanno parte del Collettivo Malgrado Tutto Italia: Roberta Padovano, Mary Nicotra, Daniela Portonero.